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“CODICE
IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI”
PRINCIPI GENERALI DEL NUOVO DLGS. 196/2003
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PREMESSA E PRINCIPI GENERALI
Le nuove frontiere dell’informatica, che
permettono alle informazioni di circolare ad alta
velocità e su scala mondiale, pongono notevoli
problematiche e interrogativi dal punto di vista
della tutela dei dati personali di qualsiasi
soggetto pubblico, privato o giuridico. In
mancanza di una regolamentazione adeguata, le
attuali infrastrutture informatiche, unitamente
al “veicolo Internet”, possono
trasformarsi rapidamente in uno strumento
pericoloso.
Per quanto riguarda il nostro ordinamento
giuridico, il diritto alla tutela dei dati
personali, viene regolamentato dal Decreto
Legislativo n. 196 del 30/06/2003 - "Codice
in materia di protezione dei dati personali"
di seguito chiamato “Codice” –
entrato in vigore il 1 Gennaio 2004.
La parola “privacy” è certo nota a
tutti, eppure non sempre viene correttamente
intesa nel suo significato, specie se utilizzata
in contesti giuridici. Un pregiudizio molto
diffuso, sostiene che la legge sulla privacy
introduca il “diritto
all’anonimato”. In realtà il
“Codice” (rif. art. 1), sancisce per
chiunque il “diritto alla protezione dei
dati personali”, diritto peraltro già
elevato a livello comunitario a diritto
fondamentale della persona (vedi art. 8 della
Carta dei diritti del cittadino europeo).
Si è quindi fatto strada un concetto più
elastico, che possa rispondere all’esigenza
di riservatezza del singolo individuo e quella
delle società che, senza circolazione delle
informazioni, sarebbero destinate a regredire in
modo inesorabile: il diritto
all’autodeterminazione informativa,
definibile come il diritto del singolo a
decidere autonomamente quando e con quali limiti
possono essere diffuse informazioni riguardanti
la propria persona.
L’individuo non ha più un diritto assoluto
di essere lasciato in pace, ma il
diritto di conoscere il flusso di informazioni
che lo riguardano: il diritto alla
privacy acquista così una valenza diversa,
rispetto all’originaria pretesa di escludere
gli altri dalla propria vita privata,
connotandosi come diritto di mantenere il
controllo sulle informazioni relative alla
propria persona e sull’uso che ne viene
fatto. |
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Un altro aspetto risultato inesatto è che il
rispetto della normativa sulla privacy sia
d’ostacolo allo sviluppo di attività
commerciali o comunque economiche. E’ stato
dimostrato che l’adottare
politiche di riservatezza crea una relazione di
fiducia con i consumatori. Le
imprese devono pertanto prendere coscienza della
necessità di gestire al meglio il flusso dei
dati personali di qualsiasi interessato e, a
maggior ragione, dei propri clienti.
Il rispetto della normativa in tema di protezione
dei dati, è per l’azienda davvero una
necessità, ormai non più procrastinabile,
soprattutto ora che esiste un testo normativo che
elenca dettagliatamente gli adempimenti cui è
tenuto il soggetto che effettua trattamenti di
dati personali.
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I principi generali del “Codice”,
mirano a garantire che il trattamento dei dati
personali si svolga nel rispetto dei diritti e
delle libertà fondamentali, nonché della
dignità dell’interessato, con particolare
riferimento alla riservatezza, all'identità
personale e al diritto alla protezione dei dati
personali (rif. art. 2 comma 1).
Rispetto alla precedente Legge 675/1996, viene
estesa la portata della protezione accordata alle
persone giuridiche, agli enti ed alle
associazioni: di tali soggetti non vengono più
semplicemente tutelati i diritti legati alla
riservatezza, ma essi divengono in senso più
ampio portatori di un diritto di protezione, per
quanto concerne diritti, libertà
fondamentali e dignità,
analogamente a quanto accade per le persone
fisiche. Per tutti i soggetti, conformemente a
quanto previsto dal nuovo principio dettato
dall’articolo 1, viene inoltre introdotto il
diritto alla protezione dei dati
personali.
L’Art. 3 definisce inoltre il “principio
di necessità nel trattamento dei dati”,
richiedendo che i sistemi informativi e i
programmi informatici vengano configurati
riducendo al minimo l’utilizzazione di dati
personali e di dati identificativi, in modo da
escluderne il trattamento quando le finalità
perseguite nei singoli casi possono essere
realizzate mediante dati anonimi od opportune
modalità che permettano di identificare
l’interessato solo in caso di necessità.
Finalità del trattamento
dei dati personali
Tutti i dati comunicati dai soggetti interessati,
sono trattati esclusivamente per adempimenti
connessi all’attività economica
dell’azienda, in particolare:
- per
l’inserimento delle anagrafiche nei database
informatici aziendali;
- per l’emissione di preventivi e offerte a
clienti attivi e/o potenziali;
- per l’invio di informative commerciali
inerenti la propria attività a clienti attivi
e/o potenziali;
- per soddisfare gli obblighi previsti dalle
norme di legge, dai regolamenti, dalla normativa
comunitaria, da norme civilistiche e fiscali.
le e-mail
verranno eventualmente cancellate dalla nostra
banca dati se ritenute non interessanti.
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